domenica 25 agosto 2013

EQUAZIONE DEL CIUCCIO

Il ciuccio sta al seno come il vibratore sta al pene



I bebè non scambiano il seno per il ciuccio, 
è il ciuccio un mero sostituto del seno! 


Sicuramente a molte di noi fa piacere utilizzare un vibratore, ed infilarlo nei vari orifizi del nostro corpo, a nostro gusto e per soddisfare le nostre necessità sessuali.
Penso però che a nessuna di noi, se tornassimo a casa piangendo e tristi dopo una brutta giornata di lavoro, farebbe piacere che ci infilassero in bocca un ciucciotto o un vibratore! Sicuramente ci consolerebbero di più
le braccia del compagno, di nostra madre o di una cara amica. E allora perché costringere i nostri bebè che strillano e piangono a tenere in bocca questo strumento, sostituto del seno della madre?
Tante volte mi capita di vedere madri che tengono a forza il ciuccio nella bocca del bebè, insistono, anche se loro si dimenano con la testa a destra e sinistra, finché poi i poveri indifesi si arrendono e, in mancanza di altro, chiudono la bocca e cominciano a ciucciare. Rassegnati. Ormai sanno che sicuramente non avranno in bocca quel morbido capezzolo, quell'odore di latte, quel profumo di pelle, quel rumore costante che è il battito del cuore della mamma.
No, puro silicone, assolutamente artificiale, niente di naturale, niente di caldo e saporito. A proposito, lo avete mai provato? Alquanto disgustoso! Eppure è stato inventato per sostituire il nostro capezzolo ed io direi che non hanno nulla in comune. 
Li costringiamo a tenere questo affare di silicone o caucciù per diversi mesi, addirittura anni, perché a noi fa comodo, perché e difficile prenderlo in braccio, perché poi si abitua, perché la suocera o la vicina o peggio ancora il pediatra dicono che lo vizio, perché non ascoltiamo il nostro vero istinto materno. Poi, ad un certo punto, decidiamo di toglierlo, tac! da un giorno all'altro, per di più, senza permettere loro di interiorizzare e maturare l'esperienza! Li deridiamo quando diciamo "adesso sei troppo grande per il ciuccio", oppure facciamo i paragoni "guarda che la figlia della vicina è più piccola di te e già non lo porta più, invece tu..." E pretendiamo pure che non facciano storie! Ma come! unico oggetto di consolazione che gli abbiamo affibbiato sin dai primi giorni di vita, e poi di punto in bianco lo facciamo sparire? bell'inganno! e non dite che comunque non se lo ricordano! ah no! da qui si comincia coi traumi infantili!
Ma ci vuole tanto a tenere tra le braccia un bebè in lacrime ed offrirgli i nostri seni? Perché permettere ad uno stupido oggetto di sostituire uno dei simboli più emblematici che caratterizza la femminilità e la maternità? 
Il vocabolario Treccani spiega che la parola mamma deriva dal latino mamma (voce infantile), ed aveva entrambi i significati di «madre» e di «mammella»; anche dal greco μάμμα, μάμμη. 
Ci vuole poco a capire che ci chiamano mamma perché abbiamo le mammelle!
Resta sulla coscienza di ognuna di noi la scelta giusta per i nostri figli, sempre nel loro rispetto in qualità di persone in "miniatura". Sarebbe quindi giusto chiedersi: quale bambino sceglierebbe un ciuccio piuttosto che il seno della sua mamma?

4 commenti:

  1. le foto dell'equazione mi hanno fatto proprio ridere!!!!E mi hai dato il "la" per scrivere due righe sul ciuccio anche sui miei tik, grazie!!! ;)

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  2. Uno dei post più visitati... ma il mio pubblico che ne pensa?

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  3. concordo in pieno! ne parlavo proprio con un'amica stamattina!

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    1. Sono contenta che sia d'accordo! P.S. il mei tai è in lenta fase di produzione!!!! Per fortuna nn hai molta fretta! ;-)

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